giovedì 22 settembre 2011

Tutto il mondo è paese

Mattina a casa con Sofia. L'efficienza svedese oggi ha fallato un pochino. Prima siamo passati dall'azienda sanitaria locale visto che non avevamo ancora avuto notizie della visita ortopedica specialistica per la "camminata strana" di Sofia che cammina ruotando un po' i piedi verso l'interno. La dottoressa mi ha informato che loro avevano mandato tutta la documentazione ad una clinica specializzata. Chiamo la clinica e scopro il problema: il sistema informatico della clinica non può ricevere le ricette elettroniche dall'azienda sanitaria, ma solo quelle di carta mandate via posta. Riparla con l'azienda sanitaria e vai di fax dello scorso millennio, ma chiaramente solo dopo che il sistema dell'azienda sanitaria si era bloccato ancora una volta nel tentativo di mandare la richiesta come fax.

Fuori dall'azienda sanitaria decido di portarla all'asilo aperto della chiesa che è lì vicino. Arrivati abbiamo però scoperto che oggi la struttura era chiusa per attività interna del personale. Ci siamo quindi rimessi in marcia e siamo andati all'asilo aperto del comune che per fortuna faceva attività regolarmente.

All'asilo aperto, dove ho passato moltissime giornate durante il mio congedo parentale, è stato molto interessante vedere Sofia nel ruolo di una delle bambine più "grandi" (dall'alto dei suoi 21 mesi). La cosa particolare è che si è comportata come si comportano i bambini più grandi di lei al suo asilo, ossia aiutando i più piccoli. Ne ha aiutato uno a salire sullo scivolo, ha preso un giocattolo dalla mensola per un bambino che non ci arrivava, ed ha persino consolato una bambina che si è messa a piangere all'ora di andare a casa. Affascinante!

1 commento:

  1. Meno male che anche in Svezia ci sono inghippi del genere, sennò sembrate finti.
    Quanto a Sofia, ha ribaltato i ruoli ed è improvvisamente diventata "grande".
    Roberta

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